sabato 26 settembre 2009

Herbie Mann: Push Push (1971)

Lo strumento musicale rappresenta per un jazzista ( e in genere per ogni musicista che si rispetti) una naturale estensione del proprio corpo. Nel caso di Herbie Mann questa estensione raggiungeva ragguardevoli dimensioni. Personalmente preferisco ricordarlo così: sudato e translucido dopo un lungo assolo di flauto traverso.

3 commenti:

Grig ha detto...

-________-" che schifo.

No herbie, non me viene voglia di pusharti...

Disni ha detto...

bleach <.<

Tiziano ha detto...

Direi che Herbie ha calcato un pò troppo la mano sul discorso villosità, sembra unto da grasso di foca

 

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