Il militaresco proclamo di copertina lanciato alle inerti masse d'imberbi cuccioli d'uomo cerebrodisneyzzati, non è l'unico dettaglio inquietante di questa miserevole raccolta di jingle natalizi composti su preistoriche basi midi cadenzate in 4/4.
La deliziosa scenetta del naftalinico bestio antropomorfo e il bollino bianco posto a memoria della nerissima crisi di contenuti in cui versano (da sempre) i quotidiani americani, non sono sufficenti a stemperare l'attempata aria della Fern che ci appare quantomeno fuori posto se confrontata alla ben più nota collega italiana dell'epoca.
La deliziosa scenetta del naftalinico bestio antropomorfo e il bollino bianco posto a memoria della nerissima crisi di contenuti in cui versano (da sempre) i quotidiani americani, non sono sufficenti a stemperare l'attempata aria della Fern che ci appare quantomeno fuori posto se confrontata alla ben più nota collega italiana dell'epoca.
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